Come rendere omaggio al geniale lavoro di Massimo Osti, mantenendo il suo approccio innovativo e sperimentale, attraverso un nuovo marchio di abbigliamento contemporaneo? Questa è stata la questione che ha dato l'incipit alla nascita di Massimo Osti Studio.

Il primo passo per raggiungere questo obiettivo è stata la creazione del logo.

Partendo dal logo originario, cioè la 'm' allungata del suo nome racchiusa in un cerchio, i designer si sono mossi su un filo sottile che non stravolgesse la sua identità, ma descrivesse chiaramente Massimo Osti Studio come una piattaforma creativa condivisa.

Il logo originario 'chiuso' raccontava in parte la personalità riservata del designer Bolognese. Il suo approccio alla vita quotidiana e al lavoro era totalmente distaccato dai riflettori, a favore di atti d'osservazione silenziosi e visioni individuali. Mentre, il logo attuale è stato rielaborato rimuovendo i confini superiori ed inferiori del vecchio logo per rafforzare il concetto di 'Studio'. Aprire il cerchio che dialoga con i contributi di numerosi individui. Mantenere il filo conduttore con la pre-esistente eredità progettuale di Osti, rinnovandola.

Data la struttura anti-convenzionale di release attraverso Chapter mensili, il nuovo logo di Massimo Osti Studio si distacca dal concetto di stagionalità per enfatizzare il messaggio di continuità. La diagonalità del logo vuole comunicare velocità, la stessa che ritroviamo nella logica dei chapter. Ognuno di essi presenta capi realizzati in un singolo materiale o collaborazioni in contesti d'esplorazione definiti.

Anche la scelta tipografica del nuovo logo non è stata casuale. Osti ha costruito la sua identità visiva attraverso l'utilizzo di sistemi tipografici precisi, capaci di descrivere la sua essenza stilistica. E ciò vale anche per Massimo Osti Studio. Un'identità basata sul suo ethos.